Le 3 abitudini dell’agente immobiliare che il cliente odia

Le 3 abitudini dell’agente immobiliare che il cliente odia

Sei un agente immobiliare, e sai che la tua categoria professionale, in quanto ad apprezzamenti da parte della clientela, non naviga proprio nell’oro. Aumentano le compravendite fai da te: chi vende o compra casa preferisce cavarsela da solo, nonostante la delicatezza dell’operazione, non avvertendo l’indispensabilità di rivolgersi a un professionista del settore. Semplicemente perché, diciamocelo senza giri di parole, all’agente immobiliare non è riconosciuta la sua professionalità.

È sempre più diffusa l’idea che l’agente immobiliare guadagni troppo rispetto al lavoro che svolge, e che, nonostante venga ben pagato, con provvigioni anche notevoli, non si impegni abbastanza per soddisfare al meglio le esigenze del cliente.

Ecco allora di cosa sono soliti lamentarsi, in genere, i clienti. C’è qualcosa, tra queste, che dovresti correggere anche tu nel tuo comportamento?

  1. Irreperibilità. Sarai anche il lavoratore più impegnato del mondo, ma a ogni cliente che hai la fortuna di incontrare devi dedicare il tempo che si merita. Se sei davvero impossibilitato a rispondere a una sua telefonata o a un suo messaggio, abbi l’accortezza di impostare un messaggio in segreteria o un sms automatico che lo avvisi del momento in cui tornerai reperibile.
  2. Ritardo. Ancora a causa dei tuoi mille impegni, può succederti di arrivare in ritardo a un appuntamento e di far attendere, dunque, i tuoi clienti. Ecco, questo non deve succedere mai. Calcola prima il tempo che ci vuole per raggiungere il luogo dell’appuntamento,  e assicurati di metterti in viaggio per tempo.
  3. Valutazione. Come valuti i tuoi immobili? L’approssimazione non è professionale. Dimostra a venditori e acquirenti che il prezzo che proponi è scientificamente stimato. Dimostra loro, cioè, che per la stima dell’immobile ti affidi a un metodo completo e comprovato, che tiene conto  dell’analisi storica dei prezzi di mercato di abitazioni simili tra loro, tenendone presenti le caratteristiche interne ed esterne che le contraddistinguono, e anche il reddito che sono in grado di generare. L’unico metodo di valutazione scientifica degli immobili, alla stima comparativa, associa quella analitico-ricostruttiva, che ne rappresenta l’indispensabile controprova. I due metodi generano infatti due prezzi, che possono essere più o meno vicini tra loro (variazione in termine percentuale: più è vicina allo 0 e più la valutazione è attendibile), e dalla media dei due prezzi, che esprimono il valore minimo e il valore massimo dell’immobile, si deduce il più probabile valore di mercato.

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